05/09/10

Gela città senza cure.

Per non far tante storie inutili, il problema di Gela è che dietro tutto c'è un interesse sommerso che dà da mangiare ad altre poche famiglie, oltre alle 1000-1500 persone, e il gelese è un popolo strano e lassista. Dimostrazione del tutto è che lo stabilimento ancora resiste solo per dar da mangiare a così poche persone al costo della salute del resto della popolazione, che al posto di quella fabbrica di tossicità vorrebbe vedere un parco divertimenti che farebbe invidia a Mirabilandia o Gardaland. Ma il gelese dorme e finchè non si sveglia loro hanno il tempo di fare i loro ... comodi violentando la nostra terra, il nostro mare, la nostra aria e purtroppo anche i nostri corpi date le statistiche sui casi di tumore a Gela.
L'arrivo dello stabilimanto ha appiattito la cultura della gente di quel periodo e l'economia di Gela che era vocata al turismo, ma siccome è più semplice lavorare senza dover studiare, che studiare il modo per crearsi un lavoro, allora la gente ha preferito la prima soluzione, anche per la povertà nella quale si ritrovava il paese.
Oggi però avremmo avuto un arenile strepitoso e pulito, una marineria e una organizzazione turistica dettata dall'esperienza.
Oggi abbiamo invece il più alto tasso di malformazioni neonatali e casi di tumore.
Ma meglio un po' di veleno al giorno che un pezzo di pane in meno è la mentalità delle famiglie degli operai dello stabilimento. L'Eni è stata condannata a risarcire i danni alla città, ma qualcuno sta ridendo come un matto dentro a qualche ufficio, pensando che hanno potuto fare tutto e possono anche fare i sordi difronte ad una richiesta di risarcimento. Hanno pagato? In città non ho visto cose nuove. Ci sono figli senza padre o madre, perchè morti, stranamente, di cancro. Ne i lavoratori ne le loro famiglie ne i cittadini passivi hanno mai beneficiato della ricchezza del sottosuolo della città, neanche per curarsi dal cancro.
Dovremmo avere diritto a test di prevenzione tumorali pagati dall'Eni, ma non abbiamo mai avuto manco un polo oncologico fino a poco tempo fa. Come mai? Ci sarebbero stati troppi casi evidenti se tutti curati nello stesso posto. Dovendo andare fuori i casi si sono diluiti in tutta Italia e tutto è stato meno evidente. Qualcuno mette ordine anche in questo.
Si Gela è una città davvero strana e malata!!!

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