25/08/19

È tutto normale

Si nasce e ci si ritrova ad esserci.
Ci insegnano ...
Cosa ci insegnano?
Ci insegnano quello che sanno come lo sanno, come fanno loro, come sono riusciti a cavarsela a modo loro, quello che hanno capito loro a modo loro, le cose giuste giuste per loro.
Ci hanno insegnato a difenderci a modo loro. Ci hanno detto di copiare.
Spesso non ce lo hanno neppure detto di copiare e abbiamo copiato comunque e malgrado noi, senza neanche capirlo, senza neanche saperlo.
Abbiamo copiato il loro modo di camminare, il loro modo d'amare, di odiare, di ragionare, di parlare, la mimica, di ridere, di piangere, di fare silenzio o di urlare.
Ci siamo arrangiati, abbiamo copiato, abbiamo chiesto, abbiamo cercato, abbiamo forse risolto, siamo ancora coi nostri dubbi, in attesa di capire come risolvere, andiamo avanti malgrado tutto, malgrado noi.
Non ci hanno detto tutto, non ci hanno insegnato tutto, ci hanno sospinti in avanti in attesa che capissimo da soli che anche loro forse tentennavano, cercavano di capire, stavano in silenzio in attesa di una risposta, e stavano andando avanti anche loro sospinti da forze precedenti che avevano imparato ad assecondare.
Non ci insegnano a fare a modo nostro.
Non ci insegnano che se ne può parlare, che ci si può confrontare, che possiamo fare meglio di loro, che possiamo aggiungere di più, che possiamo essere creativi.
La creatività non è prevista, può risultare bislacca, non comprensibile, fuori dalla norma.
Ci hanno insegnato che uniformarsi è più comodo, più semplice, crea meno problemi, ci rende più uguali agli altri, perché tutti siamo uguali. Ci hanno insegnato a copiare tutti la stessa cosa.
E abbiamo finito col fare la vita che hanno voluto gli altri per noi.
E abbiamo scelto di essere quello che gli altri si aspettavano da noi.
E ci siamo fatti piacere che ci deve piacere.
E ci siamo convinti che siamo normali perché è normale essere uguali.
Abbiamo spento le nostre aspettative, abbiamo spento i nostri sogni, i nostri desideri, abbiamo spento la nostra luce, abbiamo spento la nostra bizzarra creatività così strana e diversa da quella di tutti gli altri.
Abbiamo smesso di ascoltare chi siamo, quello che siamo, i nostri desideri, le nostre passioni, i nostri respiri, le nostre ambizioni, le nostre pulsioni, i nostri corpi, i nostri sentimenti, le nostre nature, la nostra sostanza.
Nessuno ci insegna che bisogna ascoltarsi, che bisogna ascoltare, bisogna capirsi.
È normale avere paura,
normale non capire se stessi,
normale arrangiarsi,
è normale essere insicuri,
è tutto normale.
Pensa una cosa. È normale!
Ma come? E normale ...?
Sei intelligente lo sai cosa è normale! Fidati della tua intelligenza.
Impara ad ascoltarti, meravigliati di te stesso, non scandalizzarti di te stesso.
Ti sorprenderai a piangere senza capire perché, ma ascoltandoti lo scoprirai.
Ti sorprenderai ad essere triste.
Ascolta la tristezza, ti parlerà.
Ascoltati e imparerai a riconoscerti,
sentiti e ti solleverai.
Nessuno ti insegna cosa sono i sentimenti, ma tu ascoltali ti parleranno e capirai meglio chi sei, che sei meravigliosamente te stesso, non necessariamente uguale agli altri, una ricchezza diversa per gli altri.
E imparerai che è normale essere diversi, che puoi trovare ricchezza in ogni cosa, che sei migliore di quel che pensano gli altri e forse anche tu stesso.

Poi per crescere bene trascorri il tuo tempo a tagliare via i pezzi che non ti appartengono, gli schemi copiati dagli altri che poi non erano un gran bel modello ma che ti son serviti ad andare avanti nel miglior modo possibile in quel momento, ad imparare a perdonarti e a perdonare perché se non lo fai vivi male e soffri per persone che comunque portano avanti la propria vita mentre tu sei rimasto fermo a quel giorno, a quel momento e devi perdonarti perché devi volerti bene perche sei la migliore cosa imperfetta che hai ma sei tu e sei importante per te stesso.

Sono tutte cose che nessuno ti insegna, ma a pensarci se anche te le insegnassero non le ascolteresti perché sei arrabbiato, perché cosa vuoi che ti insegnino gli altri, e però qualcuno che ti sta dedicando il suo tempo lo hai anche se non ti conosco, anche se sei distante, anche se sei diverso da me che è più bello perché io sono diverso da te. 

Forse vuoi cavartela da solo perché ti hanno insegnato che devi farcela da solo. Perché poi non lo so, ma qualcuno insegna che te la devi cavare da solo, il che è necessario a volte, si, ma non sempre.

Ma forse ti sto dando consigli che non hai chiesto. 

Come nascono le dune a Gela. Smaltire la plastica no?

ti fai del male - Celentano

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