Ma davvero è questo quello che fa un insegnante? Davvero un libro potrebbe stare al posto mio? Farsi leggere o farsi ascoltare ed ottenere lo stesso risultato che otterrei io o un collega, o un padre, o una madre, ...
Quanto vale un insegnante e cosa produce un insegnante?
Davvero vale così poco da considerarlo niente? Davvero possiamo sconvolgere i suoi progetti di vita e dire che adesso vogliamo LA BUONA SCUOLA, dando per scontato che quella che abbiamo non è buona e lanciare un messaggio a tutti che dice: dato che la scuola non è buona ne vogliamo una buona, rifacciamola daccapo, questa non va!
Per rifare la scuola quindi diciamo a tutti: ok adesso basta. Fermi tutti basta graduatorie, basta i vecchi riferimenti per i quali avete progettato le vostre vite, basta coi tempi di lavoro (che io al governo non conosco), basta con tutto. I presidi decidono tutto! Conoscono insegnanti e l'ambiente nel quale lavorano e se non dovessero conoscerli hanno collaboratori per farsi consigliare. Fidatevi dei presidi, io, Renzi, mi fido. Sono persone equilibrate, professionali e serie. Non si faranno corrompere da sponsors, politica, promesse economiche, promesse di carriera politica, da bustarelle, da buste o bustone. Non imporranno ideologie religiose, ne filosofiche, ne politiche. I presidi non chiameranno a corte amici e parenti. Non faranno favoritismi in virtù di meriti fittizi o di ars ruffianantis (volgarmente tradotto in lecchinaggio). Il governo si fida anche degli insegnanti che non faranno mutui per fare regali a dirigenti scolastici. Si, fanno mutui per sommare gli anni di università a quelli necessari per andare in pensione, ma certamente non faranno mutui per ingraziarsi i presidi e convincerli a lasciarli nelle scuole per soli 5 o 6 anni, quanto basta per andare in pensione.
Gli insegnanti siamo santi e il governo questo lo sa.
Cosa accadrà al mio collega di 57 anni che potrebbe restare fuori dalle Graduatorie Ad Esaurimento? Pazienza forse dovrà andare a fare il supplente a Palermo, o Messina o Trapani. Farà girare l'economia con i suoi soldi per affitto e carburante e treni o bus.
Questa è l'Italia che Vuole Renzi. Una scuola nuova e buona con sessantenni in giro come precari che vedranno la propria vita consumarsi su pullman o auto per andare a fare lezione a 200 km da casa loro perchè inseriti in una graduatoria regionale. Disperati che in classe devono essere efficienti come un libro di carta o come un computer o meglio ancora. Persone che vivono stravolte in un incubo chiamato Buona Scuola da un Renzi Incosciente e Disgraziato. Cosa conosce Renzi della scuola? Forse sua moglie è un'insegnante? Strappiamo l'anima alle persone e poi diciamogli di fare il proprio dovere. Sorridenti ed efficienti. Dotti e sapienti ma senza futuro, senza quel paracadute che dovrebbe essere prodotto dai risparmi generati da un lavoro svolto nella propria città di residenza.
Hanno insultato gli statali, hanno insultato gli insegnanti: fannulloni, nullafacenti, assenteisti, impreparati. Hanno tolto i fondi alle scuole pubbliche per spostarli nelle scuole private travestendo questa operazione come azione democratica. Stanno distruggendo la scuola e la vita di migliaia di lavoratori onesti mettendo alla prova il loro equilibrio e la loro pazienza. Stanno per rendere precarie persone che hanno una stabilità economica, psicologica ed affettiva. Stanno annientando un sistema che per quanto perfettibile è comunque il migliore esistente. Bisogna potenziare e non distruggere. Bisogna amare e non abbattere. Bisogna prendersi cura degli insegnanti per renderli capaci di prendersi cura dei figli degli italiani. La formazione degli insegnanti passa da una Buona Scuola Già Esistente ed è quella di oggi, Non lasciamola rovinare.
Per questo io non voterò PD.