Non scrivo questo post su Facebook, ma lo scrivo sul mio blog, sul mio manifesto personale, sul mio diario personale. Scrivo dopo aver visto un telefilm. Trattava del valore economico di una persona, di quanto possa valere una persona se dovessero rimborsare una famiglia per la sua perdita, per esempio a causa di un incidente aereo. Un broker finanziario che guadagna i milioni in un anno vale molto di più di un barbone che non produce e che prevedibilmente non produrrà per gli anni a venire. Una moglie abituata ad un tenore di vita elevato perchè il marito guadagna milioni di dollari o euro dovrebbere pretendere di poter mantenere lo stesso tenore di vita come se il marito non fosse morto. I parenti di un barbone cosa dovrebbero pretendere? Nel film veniva valutato 3800 dollari, un batterista che forse sarebbe diventato qualcuno un domani 80000 dollari.
No, non hanno detto quanto vale un insegnante! Io quanto valgo? Dopo 15 anni di insegnamento guadagno 1500 euro al mese e sono un precario da 15 anni. Quindi probabilmente potrei perdere di valore in quanto precario. Sarebbe interessante avere un'app sul proprio smartphone: nome, cognome, data di nascita, fumatore o non, sesso, razza, lavoro, curriculum e viene fuori il tuo valore per la società e per le assicurazioni. Forse spingerebbe le persone ad essere più produttive e a valere di più?
Un broker non produce automobili, nè penne a sfera, nè scarpe, nè stuzzicadenti, ma sposta capitali producendo altri capitali. Nulla di palpabile, di visibile, solo tanti soldi su dei conti.
Io, non produco scarpe, nè lettori mp3, nè farmaci, nè brevetti. Io, non sposto capitali, non produco moneta (neanche bitcoin).
Quanto vale un precario?
Quanto valgo io? Cosa produco io? La prima cosa che mi passa per la testa è: produco cultura? Beh, forse non più di un libro però. Il libro è li, fermo fisso e con tanta memoria. Non dimentica, non sbaglia se è un libro serio. Non si stanca, si logora forse ma rimane sempre leggibile. E' li e non sbaglia se ha dormito male, se gli hanno fatto fare 80 km in auto per arrivare alle 8 del mattino in classe per 5 ore. Il libro è una bella invenzione. Quasi quasi comincio a temerlo come valido concorrente. Spero solo che la gente sia ancora tanto distratta da non accorgersi che basterebbe leggere i libri per evitare di dare stipendi agli insegnanti e risparmiare tanto da appianare i debiti dello stato. Ci sono anche gli audio libri. Si ascolta senza star li a leggere, come quando parla un insegnante! I libri hanno un valore, se vanno bene se ne vendono tanti e il loro valore potrebbe aumentare e poi si possono vendere i diritti e ... . Sono nei guai! Un libro di 9,99 euro forse vale più di me. Facciamo leggere questa riflessione a Renzi, forse prenderà spunto per una ulteriore folle riforma.
Ma davvero è questo quello che fa un insegnante? Davvero un libro potrebbe stare al posto mio? Farsi leggere o farsi ascoltare ed ottenere lo stesso risultato che otterrei io o un collega, o un padre, o una madre, ...
Quanto vale un insegnante e cosa produce un insegnante?
Davvero vale così poco da considerarlo niente? Davvero possiamo sconvolgere i suoi progetti di vita e dire che adesso vogliamo LA BUONA SCUOLA, dando per scontato che quella che abbiamo non è buona e lanciare un messaggio a tutti che dice: dato che la scuola non è buona ne vogliamo una buona, rifacciamola daccapo, questa non va!
Per rifare la scuola quindi diciamo a tutti: ok adesso basta. Fermi tutti basta graduatorie, basta i vecchi riferimenti per i quali avete progettato le vostre vite, basta coi tempi di lavoro (che io al governo non conosco), basta con tutto. I presidi decidono tutto! Conoscono insegnanti e l'ambiente nel quale lavorano e se non dovessero conoscerli hanno collaboratori per farsi consigliare. Fidatevi dei presidi, io, Renzi, mi fido. Sono persone equilibrate, professionali e serie. Non si faranno corrompere da sponsors, politica, promesse economiche, promesse di carriera politica, da bustarelle, da buste o bustone. Non imporranno ideologie religiose, ne filosofiche, ne politiche. I presidi non chiameranno a corte amici e parenti. Non faranno favoritismi in virtù di meriti fittizi o di ars ruffianantis (volgarmente tradotto in lecchinaggio). Il governo si fida anche degli insegnanti che non faranno mutui per fare regali a dirigenti scolastici. Si, fanno mutui per sommare gli anni di università a quelli necessari per andare in pensione, ma certamente non faranno mutui per ingraziarsi i presidi e convincerli a lasciarli nelle scuole per soli 5 o 6 anni, quanto basta per andare in pensione.
Gli insegnanti siamo santi e il governo questo lo sa.
Cosa accadrà al mio collega di 57 anni che potrebbe restare fuori dalle Graduatorie Ad Esaurimento? Pazienza forse dovrà andare a fare il supplente a Palermo, o Messina o Trapani. Farà girare l'economia con i suoi soldi per affitto e carburante e treni o bus.
Questa è l'Italia che Vuole Renzi. Una scuola nuova e buona con sessantenni in giro come precari che vedranno la propria vita consumarsi su pullman o auto per andare a fare lezione a 200 km da casa loro perchè inseriti in una graduatoria regionale. Disperati che in classe devono essere efficienti come un libro di carta o come un computer o meglio ancora. Persone che vivono stravolte in un incubo chiamato Buona Scuola da un Renzi Incosciente e Disgraziato. Cosa conosce Renzi della scuola? Forse sua moglie è un'insegnante? Strappiamo l'anima alle persone e poi diciamogli di fare il proprio dovere. Sorridenti ed efficienti. Dotti e sapienti ma senza futuro, senza quel paracadute che dovrebbe essere prodotto dai risparmi generati da un lavoro svolto nella propria città di residenza.
Hanno insultato gli statali, hanno insultato gli insegnanti: fannulloni, nullafacenti, assenteisti, impreparati. Hanno tolto i fondi alle scuole pubbliche per spostarli nelle scuole private travestendo questa operazione come azione democratica. Stanno distruggendo la scuola e la vita di migliaia di lavoratori onesti mettendo alla prova il loro equilibrio e la loro pazienza. Stanno per rendere precarie persone che hanno una stabilità economica, psicologica ed affettiva. Stanno annientando un sistema che per quanto perfettibile è comunque il migliore esistente. Bisogna potenziare e non distruggere. Bisogna amare e non abbattere. Bisogna prendersi cura degli insegnanti per renderli capaci di prendersi cura dei figli degli italiani. La formazione degli insegnanti passa da una Buona Scuola Già Esistente ed è quella di oggi, Non lasciamola rovinare.
Per questo io non voterò PD.
Ma davvero è questo quello che fa un insegnante? Davvero un libro potrebbe stare al posto mio? Farsi leggere o farsi ascoltare ed ottenere lo stesso risultato che otterrei io o un collega, o un padre, o una madre, ...
Quanto vale un insegnante e cosa produce un insegnante?
Davvero vale così poco da considerarlo niente? Davvero possiamo sconvolgere i suoi progetti di vita e dire che adesso vogliamo LA BUONA SCUOLA, dando per scontato che quella che abbiamo non è buona e lanciare un messaggio a tutti che dice: dato che la scuola non è buona ne vogliamo una buona, rifacciamola daccapo, questa non va!
Per rifare la scuola quindi diciamo a tutti: ok adesso basta. Fermi tutti basta graduatorie, basta i vecchi riferimenti per i quali avete progettato le vostre vite, basta coi tempi di lavoro (che io al governo non conosco), basta con tutto. I presidi decidono tutto! Conoscono insegnanti e l'ambiente nel quale lavorano e se non dovessero conoscerli hanno collaboratori per farsi consigliare. Fidatevi dei presidi, io, Renzi, mi fido. Sono persone equilibrate, professionali e serie. Non si faranno corrompere da sponsors, politica, promesse economiche, promesse di carriera politica, da bustarelle, da buste o bustone. Non imporranno ideologie religiose, ne filosofiche, ne politiche. I presidi non chiameranno a corte amici e parenti. Non faranno favoritismi in virtù di meriti fittizi o di ars ruffianantis (volgarmente tradotto in lecchinaggio). Il governo si fida anche degli insegnanti che non faranno mutui per fare regali a dirigenti scolastici. Si, fanno mutui per sommare gli anni di università a quelli necessari per andare in pensione, ma certamente non faranno mutui per ingraziarsi i presidi e convincerli a lasciarli nelle scuole per soli 5 o 6 anni, quanto basta per andare in pensione.
Gli insegnanti siamo santi e il governo questo lo sa.
Cosa accadrà al mio collega di 57 anni che potrebbe restare fuori dalle Graduatorie Ad Esaurimento? Pazienza forse dovrà andare a fare il supplente a Palermo, o Messina o Trapani. Farà girare l'economia con i suoi soldi per affitto e carburante e treni o bus.
Questa è l'Italia che Vuole Renzi. Una scuola nuova e buona con sessantenni in giro come precari che vedranno la propria vita consumarsi su pullman o auto per andare a fare lezione a 200 km da casa loro perchè inseriti in una graduatoria regionale. Disperati che in classe devono essere efficienti come un libro di carta o come un computer o meglio ancora. Persone che vivono stravolte in un incubo chiamato Buona Scuola da un Renzi Incosciente e Disgraziato. Cosa conosce Renzi della scuola? Forse sua moglie è un'insegnante? Strappiamo l'anima alle persone e poi diciamogli di fare il proprio dovere. Sorridenti ed efficienti. Dotti e sapienti ma senza futuro, senza quel paracadute che dovrebbe essere prodotto dai risparmi generati da un lavoro svolto nella propria città di residenza.
Hanno insultato gli statali, hanno insultato gli insegnanti: fannulloni, nullafacenti, assenteisti, impreparati. Hanno tolto i fondi alle scuole pubbliche per spostarli nelle scuole private travestendo questa operazione come azione democratica. Stanno distruggendo la scuola e la vita di migliaia di lavoratori onesti mettendo alla prova il loro equilibrio e la loro pazienza. Stanno per rendere precarie persone che hanno una stabilità economica, psicologica ed affettiva. Stanno annientando un sistema che per quanto perfettibile è comunque il migliore esistente. Bisogna potenziare e non distruggere. Bisogna amare e non abbattere. Bisogna prendersi cura degli insegnanti per renderli capaci di prendersi cura dei figli degli italiani. La formazione degli insegnanti passa da una Buona Scuola Già Esistente ed è quella di oggi, Non lasciamola rovinare.
Per questo io non voterò PD.
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