14/09/11

Il nuovo anno sociale 2011/2012

ildiluvio



Come sempre ricomincia la vita sociale, tutti o quasi sono tornati dalle vacanze o dalle "pause forzate" di lavoro. Domani è il primo giorno di scuola per milioni di bambini e ragazzi. Le cose non sembrano essere cambiate però se non addirittura peggiorate. Ci ritroviamo a combattere con la recessione e con una politica che ormai non è più politica da tanto tempo ma potremmo chiamarla "monotica"dato che si tende ormai ad amministrare se stessi ed i propri interessi. I "politici" fingono di continuare a lavorare per l'interesse di tutti, come se tutti si fossero scordati che fino a l'altro ieri gli stessi stavano combattendo per dimostrare che nulla avevano a che fare con quella proprietà acquistata coi soldi di volontari benefattori, o contro accuse di favoreggiamento della prostituzione minorile, collusione con la mafia, aggiotaggio e altro fango simile se non peggiore. Quel che più, personalmente, dispiace è l'apparente indifferenza del popolo. la mancanza di ribellione da parte di tutti, la passività di fronte a tanta prepotenza ed abuso di potere acquisito coi voti del popolo.
Siamo abituati a comunicare ormai anche le cose più insulse e non sappiamo comunicare il dissenso, il sentimento, il pensiero, le idee, le parole, tanto meno curare il nostro interesse, ma quest'ultimo forse perchè ormai rassegnati all'idea che non si possa scegliere, perchè coloro che abbiamo scelti si sono arrogati il potere di scegliere al posto nostro contro il nostro stesso interesse.
L'offesa alla nostra intelligenza ormai è un continuo schiaffo in faccia all'onestà e ai sacrifici del POPOLO. Si chiedono sacrifici mentre i NOSTRI DIPENDENTI ministri (onorevoli) ancora curano la propria casta e il proprio desiderio di potere così come Gollum si era compulsivamente preso cura del "suo tesoro".
I POLITICI dovrebbero essere i nostri "sacerdoti", tramiti tra la giustizia, l'amministrazione del bene pubblico, l'interesse pubblico e il POPOLO.
Chi meglio di un Uomo Comune può capire l'uomo della strada, del lavoratore, dell'onesto, del padre di famiglia, del professionista, dell'uomo che lavora onestamente per mantenere se stesso e la propria famiglia? Ma il POLITICO oggi è un UOMO COMUNE?

Un uomo che guadagna in un mese 15000 (quindicimila) EURO al mese e dopo 2 (due) anni di servizio reso si accredita il diritto di pensione di 3-4000 euro mensili è un uomo comune? E' un UOMO COMUNE un politico che vive sopra la soglia del benessere e dell'agio a differenza del resto del POPOLO?
Quest'uomo a parer mio non mi rappresenta! Quest'uomo non è un uomo che possa ricordare cosa significhi cosa sia l'UOMO, cosa comporti l'essere tale nella vita comune d'ogni giorno. Quindi il politico italiano d'oggi non è un tramite perfetto tra l'UOMO e il DIRITTO, LA LEGGE, LAGIUSTIZIA, IL BENE COMUNE.
Non è un UOMO ma è un arrogante e tracotante malgestore del patrimonio pubblico.
Quel ch'è peggio è però che il "pubblico" ha smesso di esercitare il proprio potere per le proprie decisioni che ormai ha abbandonato alla mercè di correnti di distrazione di massa. Nostro interesse è quello di esercitare il diritto-dovere di pensare e riflettere ed illuminare le menti di coloro che si sono lasciati distrarre dalla comunicazione distorta delle informazioni.
Domani avranno inizio le lezioni in gran parte del resto d'Italia e viene comunicato che la scuola è in ottime condizioni e che il sistema è stato curato dallo Stato nei migliori dei modi. Com'è possibile se in molte scuole ancora mancano le cose più elementari come le sedie per far sedere gli alunni. Moltissimi dei bambini e dei ragazzi che necessitano del sostegno per il proprio apprendimento non hanno il numero necessario di insegnanti di sostegno e non saranno coperti per tutto l'orario delle loro lezioni, ma solo per una esigua parte delle ore di lezione di un alunno in una classe. Il precariato non è stato sconfitto con le assunzioni ma con l'eliminazione dei precari. Sono stati "semplicemente" lasciati a casa. Molti degli insegnanti di ruolo (figuriamoci i precari) sono costretti a viaggiare per chilometri per poter raggiungere il proprio posto di lavoro e tutto a proprie spese, con le proprie povere risorse, mentre il "Ministro" Brunetta li insulta chiamandoli "fannulloni" e "peggior razza".
Abbiamo un dovere quello di informarci, formarci e chiedere che ci venga restituita una dignità che quella dell'UOMO, una dignità che ci è stata acquistata a carissimo prezzo.














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