ildiluvio
Come sempre ricomincia la vita sociale, tutti o quasi sono tornati dalle vacanze o dalle "pause forzate" di lavoro. Domani
è il primo giorno di scuola per milioni di bambini e ragazzi. Le cose
non sembrano essere cambiate però se non addirittura peggiorate. Ci
ritroviamo a combattere con la recessione e con una politica che ormai
non è più politica da tanto tempo ma potremmo chiamarla "monotica"dato
che si tende ormai ad amministrare se stessi ed i propri interessi. I
"politici" fingono di continuare a lavorare per l'interesse di tutti,
come se tutti si fossero scordati che fino a l'altro ieri gli stessi
stavano combattendo per dimostrare che nulla avevano a che fare con
quella proprietà acquistata coi soldi di volontari benefattori, o contro
accuse di favoreggiamento della prostituzione minorile, collusione con
la mafia, aggiotaggio e altro fango simile se non peggiore. Quel che
più, personalmente, dispiace è l'apparente indifferenza del popolo. la
mancanza di ribellione da parte di tutti, la passività di fronte a tanta
prepotenza ed abuso di potere acquisito coi voti del popolo.
Siamo
abituati a comunicare ormai anche le cose più insulse e non sappiamo
comunicare il dissenso, il sentimento, il pensiero, le idee, le parole,
tanto meno curare il nostro interesse, ma quest'ultimo forse perchè
ormai rassegnati all'idea che non si possa scegliere, perchè coloro che
abbiamo scelti si sono arrogati il potere di scegliere al posto nostro
contro il nostro stesso interesse.
L'offesa
alla nostra intelligenza ormai è un continuo schiaffo in faccia
all'onestà e ai sacrifici del POPOLO. Si chiedono sacrifici mentre i
NOSTRI DIPENDENTI ministri (onorevoli) ancora curano la propria
casta e il proprio desiderio di potere così come Gollum si era
compulsivamente preso cura del "suo tesoro".
I
POLITICI dovrebbero essere i nostri "sacerdoti", tramiti tra la
giustizia, l'amministrazione del bene pubblico, l'interesse pubblico e
il POPOLO.
Chi meglio di un Uomo Comune può
capire l'uomo della strada, del lavoratore, dell'onesto, del padre di
famiglia, del professionista, dell'uomo che lavora onestamente per
mantenere se stesso e la propria famiglia? Ma il POLITICO oggi è un UOMO
COMUNE?
Un uomo che guadagna in un mese 15000
(quindicimila) EURO al mese e dopo 2 (due) anni di servizio reso si
accredita il diritto di pensione di 3-4000 euro mensili è un uomo
comune? E' un UOMO COMUNE un politico che vive sopra la soglia del
benessere e dell'agio a differenza del resto del POPOLO?
Quest'uomo
a parer mio non mi rappresenta! Quest'uomo non è un uomo che possa
ricordare cosa significhi cosa sia l'UOMO, cosa comporti l'essere tale
nella vita comune d'ogni giorno. Quindi il politico italiano d'oggi non è
un tramite perfetto tra l'UOMO e il DIRITTO, LA LEGGE, LAGIUSTIZIA, IL
BENE COMUNE.
Non è un UOMO ma è un arrogante e tracotante malgestore del patrimonio pubblico.
Quel
ch'è peggio è però che il "pubblico" ha smesso di esercitare il proprio
potere per le proprie decisioni che ormai ha abbandonato alla mercè di
correnti di distrazione di massa. Nostro interesse è quello di
esercitare il diritto-dovere di pensare e riflettere ed illuminare le
menti di coloro che si sono lasciati distrarre dalla comunicazione
distorta delle informazioni.
Domani avranno
inizio le lezioni in gran parte del resto d'Italia e viene comunicato
che la scuola è in ottime condizioni e che il sistema è stato curato
dallo Stato nei migliori dei modi. Com'è possibile se in molte scuole
ancora mancano le cose più elementari come le sedie per far sedere gli
alunni. Moltissimi dei bambini e dei ragazzi che necessitano del
sostegno per il proprio apprendimento non hanno il numero necessario di
insegnanti di sostegno e non saranno coperti per tutto l'orario delle
loro lezioni, ma solo per una esigua parte delle ore di lezione di un
alunno in una classe. Il precariato non è stato sconfitto con le
assunzioni ma con l'eliminazione dei precari. Sono stati "semplicemente"
lasciati a casa. Molti degli insegnanti di ruolo (figuriamoci i
precari) sono costretti a viaggiare per chilometri per poter raggiungere
il proprio posto di lavoro e tutto a proprie spese, con le proprie
povere risorse, mentre il "Ministro" Brunetta li insulta chiamandoli
"fannulloni" e "peggior razza".
Abbiamo
un dovere quello di informarci, formarci e chiedere che ci venga
restituita una dignità che quella dell'UOMO, una dignità che ci è stata
acquistata a carissimo prezzo.
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