Il giorno della Suprema tenerezza di Dio che si fa Uomo è bello festeggiare, è giusto ed anche Santo. Tutti i cristiani ricordano la nascita di Nostro Signore il 25 Dicembre, anche se è noto che il Dies Natalis è molto probabilmente il 13 Novembre del 7-6 a.C. Strano? Tutta colpa di un certo Dionigi il piccolo che ha calcolato male l'anno in cui è nato Cristo e per colpa sua i calendari di tutto il mondo oggi segnano 2007 anziché 2013-2014. Il 13 Novembre invece sarebbe il giorno in qui si è verificata una certa congiunzione di pianeti che ha creato un fenomeno luminoso in cielo capace di far circa 5 volte più luce di una luna piena. Quindi non una cometa o una stella, ma congiunzione di pianeti e ciò sarebbe avvenuto proprio nel 7-6 a.C.,il vero anno 0. Il Natale lo si festeggia il 25 Dicembre per coprire una festa che anticamente era dedicata al dio sole. In effetti l'idea dei primi cristiani fu ottima e riuscirono a far sparire la festa pagana. Oggi invece i "pagani" stanno riprendendosi la loro festa, ma non più dedicata al dio sole, ma al dio danaro, regalo, commercio, etc., etc.. Ci si sta dimenticando di Dio fattosi teneramente Uomo.
La prima idea che viene fuori dalle nostre menti alla parola Natale è: panettone, regali, giocare a carte, albero di Natale, etc. etc. . 1 su 15 invece pensa alla nascita di Gesù. Ci stanno rubando il Natale quello vero. Non ci si ricorda che non è festa perché è festa ma che è festa perché è Natale.
Al margine di queste feste, dei nostri bagordi, del divertimento ad ogni costo, del dimenticare le tristezze ad ogni costo ci sono i più deboli e i più poveri.
Chi sono i deboli oggi? Da quel che vedo ormai i deboli sono tantissimi e, nel periodo natalizio, sono quelli che espongono la loro fragilità con suicidi, omicidi familiari e disgrazie simili, sempre tra le mura domestiche.
Gli anziani mostrano la massima debolezza, perché sono quelli che a causa della loro età non possono più chiedere neanche i loro diritti. Non ne hanno la forza fisica ne mentale. Quando un cittadino normale chiede assistenza, anche per la cosa più semplice, deve aspettare. Se un cittadino deve semplicemente dire al gestore di un servizio che non gli spetta pagare una certa bolletta o che deve avere quello che gli spetta, dopo aver pagato, deve girare come una trottola per uffici e telefonate e raccomandate e poi tornare agli uffici, etc. etc. Immaginare a farlo da anziani. Sono loro che rimangono a casa da soli a Natale perché non possono prendere freddo, perchè camminano male, perché non vogliono sentirsi di impiccio, di peso. Sono loro che ritornano come bambini e vogliono affetto e ne hanno veramente bisogno e chiedono attenzione.
Sono loro che rimangono soli quando hanno perso tutti, non hanno più il marito, la moglie, i figli.
Sono loro che riescono a tirar su 3, 4, 5 figli e poi 3, 4, 5 figli non riescono a portare avanti i genitori. Sono loro che lo Stato ripaga con 350€ o 500€ al mese come se dovessero bastargli per campare un mese. Sono loro che lo Stato dimentica dopo una vita spesa per tirar su i cittadini della Repubblica, i figli della Patria, a lavorare per pagare tasse e servizi non resi o resi male.
Gli anziani sono quelli che per dignità non chiedono. Sono quelli che hanno speso la vita nello Stato ed hanno contribuito alla sua crescita.
Ripagati con 300-500 euro.
Ricordiamoci che i prossimi anziani siamo noi e quello che ci spetta è quello che lo Stato ci sta preparando e cioè la povertà e la solitudine. Non è un attacco allo Stato o al governo, perchè se anche cambiasse il governo, certamente non cambierebbero le condizioni di abbandono degli anziani. E' una vergogna che ci portiamo da sempre. Ci vuole una politica della Famiglia ed una educazione nuova verso questo argomento.
Ci vorrebbe il "diluvio".
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