E' proprio vero, qualcosa di strano sta succedendo a Roma. Qualcuno vuol tapparci la bocca. Ma che problema hanno? Ma fino ad ora come abbiamo fatto? Abbiamo pensato, abbiamo deciso di farlo sapere ad altri e abbiamo pubblicato le nostre idee, critiche, riflessioni, trucchi per i videogiochi, qualcosa di politica. Ne abbiamo dette di cose e sicuramente non saranno perfette ne grammaticalmente ne strutturalmente, ma sono i nostri pensieri e rimarranno tali. Se mi mettessi a dire cose becere sul mio blog arrivando ad offendere qualcuno certamente meriterei una denuncia, ne sono cosciente e sto attento. Sto mantenendo il mio angolo di comunicazione nel mondo e qualcuno ogni giorno viene a leggere quel che ho scritto. Se scrivessi genialate portentose avrei milioni di visitatori e farei di questo il mio lavoro, il mio impegno professionale, aumenterebbero le mie responsabilità e i miei doveri, ma me ne prenderei carico. Oggi ci viene a dire che questo non possiamo farlo. Non possiamo esprimerci, non possiamo dire la nostra, perché per farlo dobbiamo andare in tribunale a denunciare il nostro blog o sito. Il Dott. Cassinelli nella sua proposta salva-blog già cita i modi in cui il bloggher potrebbe evadere la norma (e io gliene suggerirei qualche altro) quasi a propiziarsi la Nostra simpatia e poi propone:
"Deve, poi, sussistere almeno una delle seguenti fattispecie: « a) il gestore o gli autori delle pagine sono riconducibili a testate per le quali si applicano le disposizioni di cui all’articolo 5 della legge 8 febbraio 1948, n. 47, o sono legati ad una di esse da vincoli professionali;" etc, etc... Dott. Cassinelli ma ha letto la sua proposta di legge? Salva blog? Ma cosa starebbe salvando? Io e anche lei finiremmo di scrivere nei nostri blogs. Si sta tappando la bocca da solo. A meno che..., a meno che..., lei non sia, oltre che avvocato, un giornalista. Allora è stato pure furbo, almeno s'è conservato il suo angolo di comunicazione. Bravo.
Ma poi mi spieghi: il problema del dover fare una legge che limiti la libertà di espressione e di parola da dove nasce?
Mi permetta una cosa, lei dice:
"La presente proposta di legge vuole far sì che coloro i quali sfruttano la rete internet per esprimere le proprie idee, attraverso, per esempio, i « blog », possano utilizzare liberamente le moderne tecnologie, sempre nel rispetto delle leggi, senza però essere soffocati da inutili, e talvolta inopportuni, vincoli burocratici. È, infatti, la nostra Carta Costituzionale a stabilire, all’articolo 21, che «tutti hanno diritto di manifestare il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione ». La rete internet sta divenendo il mezzo più sfruttato per esprimere e diffondere il proprio pensiero, ed è per questo che va sostenuta e resa sempre più fruibile a tutti i Cittadini."
Lei prima propone una modifica ad una legge che tappa la bocca a tutti i comuni cittadini e poi cita l'articolo 21 della costituzione? Mi sembra un controsenso agghiacciante. Se veramente si vuol lasciare libero il cittadino, l'UOMO, di potersi esprimere, dovreste semplicemente lasciarlo in pace. Ma questo non va bene, perché la gente parla troppo, si lamenta del governo, forse, e allora facciamolo tacere. Anche i giornali sono una espressione di qualcuno. Con la differenza che questo qualcuno s'è organizzato, stampa quello che pensa e lo vende per strada o su web. Se sono curioso di leggere quel che dice lo compro e lui guadagna, altrimenti non vende. Il giornalista è giornalista perché io compro quello che lui mi vuol far sapere, altrimenti vado su internet e mi informo autonomamente. L'albo dei giornalisti è una CASTA vergognosa! Il giornalista può esprimersi e io no? Perché? Se su un treno italiano, durante l'ora di punta mi mettessi a parlare degli stipendi dei politici (che stanno tagliando tutto agli italiani, anche la lingua), facendomi sentire da tutti, e sarebbero centinaia (...il potere di aggregazione delle FS), non potrei farlo perché dovrei essere un giornalista? La citazione della Costituzione è opportuna, ma inopportuna in un contesto contraddittorio come la sua proposta. Ho letto la sua proposta e non mi sembra affatto salva-blog. L'ho riletta per trovare il punto salva blog. Il mio blog la ringrazierà se sarà salvato da lei. Se non la ringrazierà sarà perchè anche lei mi ha tappato la bocca. Non si faccia complice di coloro che vogliono metterci a tacere, perché magari non potremo più scrivere su blogs (forse), ma andremo a votare e il governo lo decideremo noi. A meno che non si voglia instaurare la dittatura. Allora ditelo prima. Dopo la presente sarebbe davvero bello ricevere una sua cortese risposta. Cordiali saluti.
Il blogger: ildiluvio.
PS: sul suo sito mostra la percentuale di presenze alle votazioni, la cosa è indisponente dal mio punto di vista perché se io sto male il mio datore di lavoro mi toglie 15 Euro per punizione, così mi hanno detto, per il suo 1% di assenze cosa le hanno tolto? E' stato presente? Ha fatto il suo dovere! Qual'é il suo stipendio in qualità di deputato? Il mio è di 1352Euro sulla busta paga di ottobre! Se mi mancassero 15 euro mi peserebbe molto. A proposito... io insegno.
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